PREMOSELLO- 24-07-2015- Il primo cittadino di Premosello Giuseppe Monti accoglie con entusiasmo la notizia dell'abbattimento del limite di 500 parti per il mantenimento del Punto Nscite in un ospedale ed invita i comuni e gli amministratori ossolani, oltre che la popolazione ed i comitati, a erivendicare con forza verso al Regione questa nuova possibilità: “ La notizia che, sotto lo stimolo parlamentare dell’On. Enrico Borghi, il Ministero della salute abbia intrapreso un percorso di rivalutazione dei requisiti per il mantenimento dell’attività dei punti nascite, ci rassicura e rafforza nel credere che la sanità ossolana possa essere rinforzata quando opportunamente sostenuta e tutelata- - spiega il sindaco di Premosello-Chiovenda, e rappresentante dei sindaci ossolani presso l’Asl Vco Giuseppe Monti- il Ministero della Salute riconosce che, stanti requisiti organizzativi e tecnici di cui permane l’imprescindibile necessità di garantire sicurezza alle partorienti e al nascituro, non costituisce più elemento fondante la soglia di esecuzione di n.500 parti. Tale soglia può non essere raggiunta sostituendo a ciò percorsi di aggiornamento, di benchmarking, e di altri interventi inerenti i processi organizzativi e decisionali in campo sanitario. E’ vinto un tabù, ai meri criteri quantitativi si sostituiscono scientifici criteri qualitativi. E’ il riconoscimento di una attenzione ed adattamento dei criteri organizzativo-gestionali alle esigenze di una popolazione che vive una realtà disagiata e marginale; è la valorizzazione dei principi riconosciuti dagli studi sulle Aree Interne. Ora la parola definitiva spetta alla Regione, competente all’organizzazione dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali. Le Amministrazioni Comunali Ossolane dovranno ora richiedere ed esigere, con atti ufficiali e con il sostegno della popolazione tutta, che la Regione si muova su un percorso di conferma ed attuazione degli indirizzi del Governo e del Ministero della Salute. E’ il momento in cui devono venire meno inutili critiche e sterili polemiche, cariche di autoreferenzialità o di tatticismi politici. Avere riconosciuto il Punto Nascite è requisito essenziale per continuare a sostenere che il Dea rimanga a Domodossola, come votato in novembre dai Rappresentanti dei Sindaci. Ci aspettiamo pronte adesioni da parte dei Consigli e delle Giunte dell’Ossola a sostegno della notizia comunicata dall’On. Borghi. E’ il momento di esserci e restare al tavolo della Medicina Territoriale, che è un tutt’uno con il problema dei Servizi dell’Emergenza e con la Medicina Ospedaliera. Ho provveduto ad inoltrare al Presidente e all’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, e al Direttore Generale dell’ Asl Vco lettera a sostegno di questi principi”.