DOMODOSSOLA- 16-09-2015- Nei primi tredici giorni del mese di settembre gli uomini
del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Domodossola sono stati impegnati in dieci operazioni di soccorso e recupero. In sette casi si è trattato di operazioni di soccorso nei confronti di cercatori di funghi dispersi e precipitati in luoghi impervi, mentre in altri tre casi si è trattato di soccorsi ad escursionisti in difficoltà o dispersi in montagna. Riguardo i cercatori di funghi sono state complessivamente cercate e soccorse otto persone delle quali quattro ferite in modo serio, una fisicamente sfinita e tre illese. I soccorsi sono stati effettuati in Valle Antrona, Alpe Lusentino, Caprezzo, Santa Maria Maggiore, Trontano e Malesco. In tre casi i soccorritori sono stati impegnati di notte con ricerche durate due giorni. Tutte ricerche impegnative e difficoltose, sia per l’impervietà dei luoghi che per il meteo sempre avverso con freddo e pioggia. In questo periodo, oltre ai soccorsi ai cercatori di funghi, i finanzieri del S.A.G.F. di Domodossola hanno effettuato anche tre interventi per la ricerca di persone disperse in montagna. Il primo caso ha riguardato la ricerca di due turiste tedesche, madre e figlia di 6 anni, sorprese da un forte temporale e disperse durante un’escursione tra i boschi di Cannero e Trarego Viggiona. Fortunatamente le due sono state rinvenute in breve tempo e in buone condizioni fisiche. Il secondo soccorso invece ha riguardato un turista olandese di 75 anni disperso e colto da malore e sfinimento fisico nella zona del Passo di Antigine (q. 2850 mt circa), sul confine Italo-Svizzero in alta Valle Antrona. La ricerca del disperso è stata difficoltosa a causa dell’impervietà del luogo, del maltempo con nebbia fitta e temperature prossime agli 0° C. La persona, fuori sentiero in un ripido canalone è stata recuperata e trasportata a piedi dai soccorritori per quasi cinque ore. Il soccorso è terminato di notte alla diga dei Campliccioli dove il malcapitato è stato affidato ad un’ambulanza per il trasporto all’Ospedale di Domodossola. Grazie alla disponibilità di Enel è stato risparmiato alla persona soccorsa ed ai soccorritori di effettuare ulteriori tre ore a piedi prima di giungere a valle mettendo a disposizione la propria funivia. Ultimo e, purtroppo tragico soccorso, è stato effettuato per la ricerca di un’escursionista, non rientrato a casa dopo aver deciso di passare alcuni giorni nel Parco Nazionale Valgrande, e rinvenuto senza vita la mattina del 13 settembre in una zona impervia del Parco. Tutti gli interventi sopracitati erano stati fatti dal Soccorso Alpino civile col supporto del Sagf, che ha partecipato con tre o quattro militari alle ricerche.