1

270.consiglio villa opposizione maggiornza

VILLADOSSOLA 15-09-2015- La minoranza consigliare di Villa attacca le decisioni prese in merito allo smantellamento dell'ex Sisma, ricordando come in passato si erano ottenuti accordi favorevoli per l'amministrazione comunale quando si erano recuperate areee ex industriali, mentre in questa occasione i patti stipulati non sarebbero chiari: "Il gruppo di minoranza- scrive Franco Ravandoni- nell’apprendere, come sempre attraverso gli organi di informazione, la demolizione dell’ ex Sisma, intende evidenziare che se, da un lato, si inizia un condivisibile recupero ambientale dall’altro non risulta chiaro quali siano stati gli accordi con la società che hanno portato a questa determinazione. Non bisogna dimenticare che la società Siderscal, ultima proprietaria dello stabilimento, dopo avere utilizzato gli impianti il più possibile ha deciso di chiudere lasciando senza lavoro 85 dipendenti tra la quasi indifferenza delle istituzioni che non hanno fatto altro che prenderne atto. Sembrerebbe che a fronte della demolizione, che tra l’altro porterebbe nelle casse della società un utile di non poco conto, l’amministrazione comunale avrebbe chiesto la recinzione dell’area ex 250 e la possibilità di una visita all’interno dello stabilimento da parte dei ragazzi, questo è inaccettabile. Bisogna ricordare che precedenti amministrazione da me guidate, in casi analoghi di chiusura di attività, hanno agito con estrema determinazione nel tutelare il più possibile gli interessi di Villa e dei cittadini obbligando le società a venire incontro alle esigenze del Comune. Con la chiusura della Ceretti si sono acquisite gratuitamente l’ area su cui è sorta la “Fabbrica”, un area attorno alla chiesa del Piaggio per poterla maggiormente valorizzare, e sempre senza oneri a carico del comune il parcheggio sotterraneo, l’allargamento di Corso Italia e relativi marciapiedi oltre la realizzazione di via Pirazzi. Con Enichem si era concordato il recupero ambientale dell’area ex carburo così come la si vede ora con l’impegno alla relativa cessione al Comune, ora legalmente concretizzata, accompagnata da una consistente dotazione finanziaria, la cessione dell’ex Albergo Italia oltre al pagamento di circa un miliardo e mezzo della vecchie lire per oneri di urbanizzazione. Di fronte a questi inequivocabili fatti vengono spontanee alcune domande: come mai a Siderscal non si chiede praticamente nulla ? Quali sono stati gli accordi tra amministrazione Comunale e Società? Siamo convinti che non mancheranno ulteriori sviluppi a questa operazione in cui una Società che chiude lo stabilimento, licenzia i dipendenti e abbandona il territorio sembrerebbe venire addirittura premiata".