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corta ex sisma

VILLADOSSOLA- 22-09-2015- Dopo le critiche del capogruppo di minoranza Franco Ravandoni sui possibili scenari prospettati con la riqualificazione da parte della ditta Beltrame dell'area ex Sisma in cento città, il gruppo di maggiorana risponde con un comunicato in cui rimarca la natura privata dell'area in oggetto, e di come siano cambiati i tempi da quando Ravandoni, vent'anni fa, quando era sindaco, stipulò una serie di accordi con le aziende in dismissione sul territorio comunale che portarono, per esempio, alla creazione della Fabbrica:“Non possiamo sottrarci ad un breve e doveroso commento – scrive il gruppo di maggioranza del consiglio comunale “ViviAmoVilla” rispetto alle dichiarazioni inviate a mezzo stampa, la scorsa settimana, dal  capogruppo di minoranza cui era stato inviato, via mail, in data 10 settembre, il comunicato stampa integrale dell'amministrazione comunale. Appare evidente che lo stesso confonda due situazione ben diverse quando fa riferimento alla gestione delle due aree dismesse presenti a Villadossola. Nel caso dell’attuazione (parziale) dell’area ex Ceretti si trattò di un piano esecutivo di sviluppo dove la norma attuativa urbanistica implicava un diretto coinvolgimento dell’amministrazione comunale, al fine di concertare spazi da destinare ad iniziative private e spazi ad uso pubblico. Nel caso attuale delle area ex Sisma, di esclusiva proprietà Siderscal, non ci troviamo di fronte ad una iniziativa o proposta di sviluppo/modifica dell’area. Il soggetto attuatore è un’azienda che manifesterà (quando presenterà istanza…) l’intenzione della sola decostruzione dei capannoni industriali obsoleti presenti nella area di sua proprietà, procedura per cui non è normata specifica attività concertativa. L’azienda, in liquidazione, non è in grado in questa fase di prevedere iniziative per una riorganizzazione urbanistica dell’area. Premesso che Siderscal non ha ancora formalmente avanzato nessuna istanza di trasformazione dell’area, non è ancora pienamente conclusa l'analisi di rischio del sito, non esiste alcun accordo scritto in merito considerato che la decostruzione stessa comporterà ulteriori verifiche ambientali da condurre dopo la demolizione, l’amministrazione comunale si è attivata “con estrema determinazione”  e trasparenza convocando il liquidatore  e il rappresentante della proprietà dell’azienda per conoscere le reali intenzioni di Siderscal. Obiettivo dell'incontro informale è stato quello di cercare di “guidare” il processo che l’azienda privata intenderebbe attuare ricordando, tra l’altro, l’impatto paesaggistico determinato da una non attenta decostruzione edilizia di un' area così estesa. Infine, ma non ultimo, come ignorare l’evidente deterioramento della situazione socio-economica rispetto a 20 anni fa, accostando impropriamente due situazioni senza considerare minimamente gli attuali deboli (se non assenti) interessi e “appetiti” verso nuove aree di sviluppo, che condizionano pesantemente anche le opportunità concertative, venti anni fa presenti”.