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DOMODOSSOLA - 8-2-2024 -- C'è stato un momento in cui Domodossola avrebbe potuto ospitare l'archivio di Aldo Moro. L'intenzione era stata espressa dalla stessa figlia dello statista ucciso dalle Br, Maria Fida Moro scomparsa ieri all'età di 77 anni. A ricordare l'episdio, assieme a tanti altri che costellano il racconto di un'amicizia lunga più di 30 anni è il medico domese Alberto Bellocco: "È passato tanto tempo - racconta -. Manifestammo l'intenzione all'allora sindaco (Michele Marinello ndr) ma problemi burocratici fecero cadere i propositi. Se è ancora possibile riprendere il desiderio di Maria Fida? Non saprei, quello che per me conta sono le disposizioni che ha lasciato al figlio Luca. Si farà solo ciò che lei ha voluto".
Tanti piccoli momenti di vita familiare, così il medico legale, che ha supportato la famiglia anche nel corso di diversi processi, ricorda Maria Fida, che fu anche senatrice con la Dc e con Rifondazione comunista. "Ci fu un momento nel quale volevamo ricostruire la democrazia cristiana - racconta Bellocco - Ma soprattutto ciò che in questi momenti mi torna alla mente sono semplici momenti di vita e delle sue venute in Ossola: un pranzo alla festa degli Alpini di Calice, un suo racconto di piazza Mercato quando era bambina, una visita al santuario del Boden, a Ornavasso, o anche i bigliettini che mi mandava sua madre, quella che tutti chiamavamo 'nonna Noretta', la moglie del presidente Moro che era una donna straordinaria. La cosa che mi spiace è che quando siamo riusciti a smascherare le bugie dette dai brigatisti sulla morte del marito lei già non ci fosse più".