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TORINO - 7-3-2024 -- Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con 25 voti favorevoli e 15 contrari, il disegno di legge 299 che modifica la legge 23 del 2016 in materia di attività estrattiva.
La nuova legge prevede che l’elaborazione del Prae, Piano regionale delle attività estrattive, possa avvenire per stralci successivi relativi a specifici comparti. Ricordiamo che il Prae è suddiviso nei seguenti tre comparti estrattivi: comparto 1, aggregati per le costruzioni e le infrastrutture; comparto 2, pietre ornamentali; comparto 3, materiali industriali.

Silvana Accossato (Luv) ha espresso contrarietà “per la scelta di introdurre la votazione a stralci del Prae rivendicando la necessità di affrontare insieme le tre componenti del piano, importante per mantenere l’equilibrio degli interessi in gioco”.

“Regolare un settore economico inserendo elementi di programmazione, non penalizza affatto un settore ma serve a ricercare un equilibrio tra i vari interessi in gioco – ha affermato Domenico Rossi (Pd) -. Noi non lavoriamo per il bene di un unico settore ma per il bene complessivo di tutti i cittadini. Per questo il nostro voto è negativo”.

“Quello delle cave di sasso e delle pietre ornamentali -  dichiara Alberto Preioni, presidente del Gruppo Lega in Regione Piemonte - è un comparto importantissimo per il Piemonte che interessa particolarmente il VCO, la Val d’Ossola nello specifico, e la zona di Bagnolo: gli unici due poli estrattivi rimasti in Piemonte”. “In Val d’Ossola c’erano 200 cave, oggi se ne contano soltanto venti – sottolinea Preioni -. Una perdita del 90%. Le aziende rimaste però sono solide, sane, creano un indotto fondamentale con circa duemila posti di lavoro. Basta pensare alla cava di Candoglia, a Mergozzo, da cui si estrae il marmo per il Duomo di Milano, per capire il valore storico e culturale da preservare”.

“I cavatori hanno espresso grande preoccupazione per le limitazioni previste dal Prae e come Lega e maggioranza di questo governo regionale abbiamo raccolto il loro allarme e ce ne siamo fatti interpreti per tutelare il futuro di un comparto d'eccellenza, che vende in tutto il mondo e che tutto il mondo ci invidia”.