DOMDOSSOLA - 25-4-2024 -- Lunedì 29 aprile ricorrerà il primo anniversario della morte del maggiore Alessio Ghersi, il pilota delle Frecce Tricolori, scomparso a 34 anni mentre pilotava un ultraleggero sui cieli del Friuli Venezia Giulia, dove ha sede la pattuglia acrobatica dell'Aviazione italiana. Con lui, il cognato Sante Ciaccia. Il velivolo esplose in volo ed entrambi morirono carbonizzati.
Mentre si attende l'esito di indagini necessariamente complesse, a Domodossola dove il trentaquattrenne asso dell'Aviazione era nato e cresciuto e dove restano i genitori e i tanti amici, si pensa di dedicargli un ricordo. Il tema sarà discusso nel prossimo Consiglio comunale, che casualmente si tiene proprio nel giorno dell'anniversario. A presentare una mozione è il gruppo del Partito Democratico: "Alessio Ghersi era una giovane straordinario - spiega il consigliere Ettore Ventrella -. Dalla Provincia, con le sue sole forze, era riuscito a coronare il suo grande sogno. Un sogno difficilissimo da raggiungere; eppure restava un ragazzo umile, semplice, concreto. Ricordo perfettamente la conferenza che tenne agli studenti del liceo Spezia e dell'istituto Marconi-Galletti Einaudi, e anche i ragazzi la ricordano, me lo hanno confermato proprio in questi giorni - aggiunge Ventrella -. Ghersi raccontò la sua esperienza e come i sogni richiedano lavoro e dedizione per realizzarsi; ma bisogna egualmente tenere pronto un piano 'B', come aveva fatto lui che, se non avesse superato le dure selezioni per l'aviazione militare, sarebbe probabilmente diventato ingegnere". Come racconta il consigliere PD, i capogruppo si sono riuniti per confrontarsi nel merito, decidendo di realizzare una targa alla memoria di Ghersi in una piazza dedicata ad un altro aviatore: Geo Chavez. C'è chi non sarebbe d'accordo, poiché il maggiore non ha perso la vita in servizio; al contrario, chi sostiene la necessità di ricordare Ghersi per la sua levatura morale e l'esempio di dedizione che rappresenta.


