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MACUGNAGA - 1-7-2024 -- Verrà il momento di quantificare i danni, sicuramente milionari, per il momento c'è da risollevare un paese in ginocchio dopo una notte che ha scatenato gli elementi portando la devastazione. Tra sabato e domenica, a Macugnaga s'è scatenato l'inferno tra esondazioni e colate detritiche, ma non ci sono morti, feriti, né dispersi ed è la migliore notizia che da una situazione del genere ci si possa attendere. Da capire anche se l'entità delle precipitazioni poteva essere prevista. L'Arpa rimandava per il territorio solo un'allerta "gialla". Le precipitazioni registrate a partire dal tardo pomeriggio di sabato fino alle prime ore di domenica parlano di importanti picchi registrati dai pluviometri di Alpe Veglia (226 mm), Macugnaga Pecetto (180 mm), Macugnaga Rifugio Zamboni (177 mm), Varzo (151 mm), Larecchio (116 mm), Trasquera (116 mm). Per avere un'immagine della quantità d'acqua caduta, basti pensare che ad ogni millimetro corrisponde un litro d'acqua per metro quadrato. Tra mezzanotte e le due i momenti peggiori. È bastato poco al rio Tambach ad esondare invadendo strade e strutture.
In Comune i prossimi giorni serviranno a stilare una mappa dettagliata dei danni. A rimanere danneggiato è l'intero sistema infrastrutturale: argini, strade, ponti e poi i danni alle attività commerciali e alle abitazioni private. E soprattutto l'acquedotto, andato fuori uso. Serviranno milioni di euro e tempo per rimediare.
Nelle prima ore della mattinata di lunedì è stato istituito un Posto di Comando Locale dei Vigili del Fuoco e sono giunte in supporto sul posto le due Colonne Mobili, quella della Protezione Civile e Vvf.
Macugnaga, intanto, si rimbocca le maniche.