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VCO- 23-10-2024-- Di queste ore l’incontro tra politici svizzeri e italiani per parlare del Sempione, e delle sue problematiche stradali e ferroviarie.

Problemi che pur interessando molto i nostri rappresentanti locali hanno altra valenza per quelli svizzeri.

Da questo lato delle Alpi da decenni si parla di degrado, e qualcosa nel tunnel e nell’elicoidale è stato fatto. Ma non basta per vincere le sfide del futuro, soprattutto confrontando l’efficienza di tutte le altre direttrici nord- sud, ed anche di quelle ovest-est.

Dal lato stradale sembra di entrare in un paese del secondo- terzo mondo, questo ormai da decenni. Da vergognarsi.

I rapporti tra le istituzioni, sempre cordiali, non sono consolidati da anni in nessun coordinamento o ente transfrontaliero che possa stimolare o segnalare o intervenire. Totale indifferenza su quello che accade al di qua o al di la delle Alpi.

La popolazione è fredda su questi temi, se per l’ospedale si scende in piazza, per il collegamento italosvizzero c’è una benevola indifferenza, si da per scontato, non si reclama.

Vedremo presto che fine farà la venticinquennale grande Expo Italosvizzera…

Eppure l’economia del Vco si basa per una grande percentuale sui frontalieri. 

I commercianti domesi, le aziende ossolane, hanno una grossissima fetta di mercato composta da clienti svizzeri. Artigiani, commercianti, dentisti, idraulici ecc... vivono in buona parte grazie ai sudati ma grassi stipendi elvetici dei nostri frontalieri. Una valle con oltre 2000 stipendi da mega professionista… ma dove esiste in Italia?

L'importanza della manutenzione, l'eccellenza e funzionalità di entrambe le strutture, anche dal lato italiano così come è già su quello svizzero, è fondamentale.

Cosa succederebbe se una frana cadesse su un paio di ponti della strada del Sempione?E magari in quelle settimane si incendiasse un carro fermo nel mezzo della galleria ferroviaria?

L'Ossola come un imbuto chiuso ripiombata nell'alto medioevo. Come potrebbero, magari per un paio di mesi, i frontalieri raggiungere il posto di lavoro? Chi ci sarebbe al sabato al mercato domese?

C’è una generale sottovalutazione dell’importanza delle vie di comunicazione con il Vallese, e dei rapporti e della interdipendenza con i vicini svizzeri. Qualcosa in questi ultimi anni forse ha iniziato a muoversi, come la diffusione dello studio della lingua tedesca, ma poco più.

Chissà se saremo così lungimiranti da rendercene davvero conto, e da spiegarlo a Torino e Roma.

Uberto Gandolfi

ECCO l'INTERVISTA ALL'ASSESSORE REGIONALE ENRICO BUSSALINO E AL SOTTOSEGRETARIO PIEMONTESE ALBERTO PREIONI: