SANTA MARIA MAGGIORE – 14-4-2025 -- “Nostos” è la mostra di pittura dell’artista Michele Scaciga, che al Vecchio Municipio di Santa Maria Maggiore, propone una serie di grandi tele dipinte ad acrilico, raffiguranti volti ispirati alla scultura classica. Al centro dell’esposizione c’è la pittura stessa, intesa come ricerca cromatica raffinata: le armonie ricordano quelle del tardo Ottocento, ma la stesura è moderna, libera, a tratti scapigliata. Il titolo “Nostos”, dal greco “ritorno”, richiama il desiderio di tornare a casa, tema fondamentale della mitologia greca. Nei volti dipinti si legge la tensione di chi guarda oltre, verso un altrove interiore o ideale. È un ritorno, certo, ma anche un viaggio, verso il piacere autentico del dipingere.
Per Scaciga, l’atto creativo è uno scambio continuo tra artista e opera, un processo meditativo in cui l’uno si riversa nell’altra come in vasi comunicanti. L’automatismo e il semplice “mestiere”, così come il delegare all’intelligenza artificiale l’elaborazione espressiva senza coinvolgimento diretto, rappresentano per l’artista un impoverimento del confronto con sé stessi, un allontanamento dalla scoperta delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Fare è crescere. Partecipare attivamente alla vita attraverso la creazione è un gioco serio, una ricerca profonda, troppo spesso sacrificata sull’altare della velocità.
Michele Scaciga, residente a Baceno, è un artista poliedrico. Ha ideato percorsi didattici innovativi, portando la creazione di videogiochi nelle scuole del VCO, agli istituti Bagnolini e Rodari e tenendo corsi di disegno presso l’Università della Terza Età di Domodossola. Ha un legame profondo con la Valle Vigezzo, dove ha insegnato disegno e acquerello alla scuola di belle arti Rossetti Valentini. Per il Comune di Santa Maria Maggiore ha realizzato strumenti culturali originali, come le audio guide in formato videogioco dedicate alle chiese della valle e agli itinerari di Fornara, oltre alle due installazioni di videoarte interattiva del Museo del Profumo.
Spiega l’artista: “Ho mosso i primi passi nella pittura proprio a Santa Maria Maggiore, alla fine degli anni ’90, mentre lavoravo come illustratore di libri e fumetti. In estate dipingevo le bellezze del luogo, spinto dalla stessa urgenza degli artisti di Barbizon, il gruppo di pittori esponenti del realismo particolarmente inclini a indugiare in tendenze formalmente raffinate e legate al romanticismo, il cui motto era lavorare dal vero per imparare davvero. È stata un’esperienza fondamentale. Gli abitanti della valle hanno saputo riconoscere e accogliere la mia passione per le arti figurative”
La mostra che si inaugura alle 18 di venerdì 18 aprile sarà visitabile durante il periodo pasquale fino al 21 aprile nei seguenti orari: 10/12 e dalle 16 alle 18.