VCO - 15-4-2025 -- Dopo un lungo silenzio durato sei anni, la Regione Piemonte ha finalmente risposto alla proposta di legge avanzata dalla Provincia del Verbano Cusio Ossola per il riconoscimento della specificità montana. Una richiesta formulata nel 2019, quando l'amministrazione provinciale cercava disperatamente soluzioni per fronteggiare la difficile situazione finanziaria.
La notizia è emersa durante l'ultima seduta del Consiglio provinciale, che ha risposto affermativamente alla richiesta della Regione se vi fosse ancora interesse nel proseguire l'iter legislativo. L'iniziativa, che punta a dare piena attuazione alle prerogative previste dallo Statuto regionale e dalla legge Delrio, potrebbe rappresentare un ulteriore passo avanti per il territorio dopo il traguardo raggiunto nel 2020, quando la legge regionale assegnò alla Provincia il 60% dei canoni idrici incassati sul territorio, permettendo di ripianare i debiti.
Una misura che è stata fondamentale, ma che non ha dato attuazione a tutte le prerogative previste dalla specificità montana.
Per seguire l'iter della proposta di legge, su indicazione del presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, è stato costituito un gruppo di lavoro bipartisan che si recherà a Torino per un'audizione. La delegazione comprende il presidente Lana e i consiglieri Rino Porini e Davide Carigi per la maggioranza, Gianni Morandi e Mimma Moscatiello per la minoranza.
Il riconoscimento della specificità montana garantirebbe all'ente fondi e personale per gestire direttamente le politiche transfrontaliere, la forestazione e l'assetto idrogeologico. Prevista anche la partecipazione del presidente della Provincia alle riunioni di giunta regionale quando si trattano argomenti di interesse territoriale.
Durante la stessa seduta, il Consiglio provinciale ha approvato il rendiconto 2024, chiuso con un avanzo di amministrazione non vincolato di 2,5 milioni di euro. L'opposizione si è astenuta dal voto.
Così come capita ai Comuni, anche l'ente provinciale s'è trovato a dover anticipare i pagamenti di opere finanziate dal PNRR (scuole, strade), l'avanzo altrimenti sarebbe stato maggiore.