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ROMA - 17-4-2025 -- Un piano strutturato, non più interventi a pioggia. Con il DDL Montagna il governo intende dare un segnale forte alle comunità delle terre alte, troppo spesso dimenticate e spopolate. Lo ha ribadito con fermezza il ministro Roberto Calderoli durante la replica in Aula alla Camera, sottolineando come “i fondi per la montagna devono andare solo alla montagna”, escludendo Comuni che nulla hanno a che vedere con questi territori.

Secondo Calderoli, “il 35% del territorio nazionale è montano, ma a beneficiare dei fondi sono oltre il 50% dei Comuni. Così non va: i fondi devono servire per chi vive la montagna tutto l’anno, non per chi ci va a sciare d’inverno”. Il ministro ha anche puntato il dito contro il rischio di sprechi e finanziamenti impropri: “Non è più il tempo dei finanziamenti a pioggia. Serve una strategia complessiva, che dia dignità a chi vive in quota”.

I 200 milioni di euro stanziati ogni anno per il rilancio delle aree montane – ha spiegato – sono destinati a misure concrete: incentivi per la sanità e le imprese, bonus natalità, smart working, sostegni alla casa, tutela dell’ambiente e sviluppo del territorio. “Se avessi avuto più risorse, avrei fatto di più – ha affermato Calderoli – ma questi fondi vanno spesi fino all’ultimo centesimo, non lasciati nei cassetti”.

Sulla stessa linea anche Alessandro Panza, responsabile politiche montane della Lega, che definisce il disegno di legge “un piano concreto per fermare lo spopolamento e garantire servizi essenziali”. Per Panza, i 200 milioni annui del Fondo per lo sviluppo montano sono “solo l’inizio”, ma rappresentano un cambio di rotta importante: “Basta assistenzialismo. Le montagne non sono cartoline, ma presìdi di identità e futuro”.

Il provvedimento vuole innescare un meccanismo virtuoso in grado di invertire la rotta del declino demografico e sociale delle aree montane, puntando su criteri chiari, progetti misurabili e un monitoraggio rigoroso. “La Lega – conclude Panza – vigilerà sull’applicazione della legge affinché ogni euro sia speso bene e dove serve davvero”.