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NOVARA - 18-4-2025 -- "Ho appreso con profondo dispiacere come le mie parole, pronunciate durante una conferenza a Casale
Monferrato, siano state considerate come un’offesa da parte di alcune persone della nostra cara
Ossola". Così il vescovo Franco Giulio Brambilla a proposito della sortita certo poco felice, con la quale prendeva a esempio gli ossolani su come non dovrebbero essere i padrini di battesimo. Il prelato prosegue: "Spiegando la fatica di trovare figure significative per ricoprire il ruolo di padrini per il Battesimo e la Cresima, ricordavo le difficoltà segnalate da molti parroci, sin dalla mia prima visita pastorale in quel
Vicariato, nel discernere di fronte alle situazioni irregolari.
Il riferimento all’Ossola era solo un esempio di una situazione, che ricorre anche in altre parti della nostra diocesi e dell’Italia, per dare una risposta pastorale nella scelta dei padrini.
Assicuro che in nessun modo voleva essere un’offesa per la gente e le famiglie dell’Ossola, alle quali chiedo scusa e manifesto ancora tutta la mia stima e il rispetto, che ho già avuto modo, in questi anni del mio episcopato, di dimostrare più volte in ogni occasione nella quale ho visitato le comunità ossolane".