TORINO - 22-4-2025 -- Il piano di prelievo selettivo predisposto dall'assessore Bongioanni coinvolge anche il VCO e sarà valido fino a marzo 2026. L'obiettivo è ridurre i danni all'agricoltura, che nel 2024 hanno superato i 4,5 milioni di euro in Piemonte.
La Regione Piemonte ha varato un nuovo piano di contrasto ai cinghiali per limitare i danni alle coltivazioni agricole e prevenire la diffusione della Peste Suina Africana (PSA). L'assessore regionale Paolo Bongioanni ha adottato due delibere che definiscono un piano di prelievo selettivo valido fino al 15 marzo 2026.
Il piano si articola in due fasi: una prima tranche, già deliberata lo scorso 10 marzo, prevedeva l'abbattimento di 12.294 capi. A questa si aggiunge ora un'ulteriore quota di 1.225 capi, per un totale di 14.630 esemplari autorizzati.
Tra i territori che hanno richiesto un ampliamento del piano figura anche il Comprensorio alpino del Verbano Cusio Ossola (Ca Vco), insieme ad altri quattro ambiti territoriali (Atc To4 e To5; Ca Cn4, Vc1), per un totale di 910 capi aggiuntivi.
Come sottolineato dall'assessore Bongioanni, "i danni da cinghiale costituiscono il 70% di tutti quelli causati da fauna selvatica in Piemonte", con perdite agricole quantificate in oltre 127mila quintali di prodotto e risarcimenti che hanno gravato sulle casse regionali.
Il piano di prelievo si affianca all'azione di controllo già esercitata dalle Province e dalla Città Metropolitana di Torino, attiva 365 giorni all'anno. Sono esclusi dalle operazioni i territori compresi nelle Zone di restrizione per la PSA, come stabilito dal Regolamento UE 2025/715 e dalle ordinanze del Commissario Straordinario Giovanni Filippini.